a parte il freddo che a intervalli regolari scorre nelle ossa è una sensazione inedita perché sto volando senza gravità nello spazio profondo tra pianeti nani e satelliti e stelle e buchi neri e asteroidi e lì in mezzo c’è questo silenzio irreale che è il silenzio irreale che c’è in assenza di atmosfera e poi senza bisogno di aprire gli occhi mi trovo dentro questa bolla trasparente che gravita intorno a giove e si mimetizza tra le sue lune e poi la bolla vibra al suono di campane tibetane spaziali e poi c’è un lampo di un colore accecante e poi di un altro colore e poi ancora per sette volte e per sette colori e per sette note racchiuse in un’unica nota che sfuma e si perde nel silenzio irreale che c’è – com’è noto – in assenza di atmosfera
(16.07.2022)