la notte ha questa cosa

la notte ha questa cosa per cui i tempi si dilatano e puoi rimanere lunghissimi minuti a fissare la geometria di tubi che viene illuminata dall’unica lampada accesa della stanza e i rumori assumono un altro spessore come il suono monotono e rassicurante della lancetta dei secondi che fa un passo avanti e poi un altro e poi un altro e poi un altro ancora e poi tanti altri e poi torna al punto di partenza e ricomincia come se niente fosse ma invece qualcosa è

la notte ha questa cosa per cui le priorità della vita vengono accartocciate e poi riallargate e poi spezzettate e mischiate alla cieca e infine ripescate a caso da un angelo bendato e tutto cambia prospettiva e quello che accade al di fuori della finestra assume più importanza come il passaggio di un’auto con i fari accesi o un litigio per strada o un pianto in qualche stanza d’hotel o il breve e intenso frastuono del camion che svuota i bidoni della spazzatura

la notte ha questa cosa dell’intimità che ti avvolge anche mentre lavori alla reception di un hotel con la porta vetrata e chiusa e ancora chiusa e ancora chiusa e poi aperta da una prostituta col suo cliente e poi chiusa e ancora chiusa e poi ancora chiusa e poi è quasi mattina e il turno è finito

la notte ha questa cosa per cui la frenesia del giorno sbatte la testa alle pareti e le pareti sono illuminate dai lampioni e poi se due sguardi si incrociano riescono a passarsi le emozioni di una vita intera in un secondo ma il più delle volte i due sguardi non si incrociano e il vento fa cigolare il cartello di metallo del benzinaio che indica il prezzo del gasolio

la notte ha questa cosa che domani ci penso e poi domani non ci pensi mai

la notte ha questa cosa per cui la sala d’aspetto dell’aeroporto diventa un limbo scandito dal fruscio delle pagine di un libro che viene sfogliato e dal tossire nervoso di un adolescente e da altoparlanti pieni di voci senza intonazione e rotelle ruvide di valige che vengono trascinate e un continuo bisbiglio che non sai se vuoi ascoltare oppure no

la notte ha questa cosa per cui a volte ti metti a pensare a quante persone in città indossino pigiami celesti o rosa o rossi e poi pensi alle lenzuola e ai cuscini e quelli che respirano con la bocca aperta e alle sveglie sui comodini che come agenti dormienti di una cellula estremista aspettano perfidi il sorgere del sole

la notte ha questa cosa per cui senza un’apparente ragione pensi che sia una buona idea tirar fuori i tuoi pensieri come in una jam session e prendi foglio e penna oppure batti le dita su qualche tastiera oppure parli a bassa voce e poi non ha importanza che le emozioni risultano gracchianti come l’altoparlante di una radiolina comprata a pochi euro alla bancarella di elettronica al mercato della mattina e accesa la prima volta

la notte

che ha questa cosa

per cui

(28.10.2022)

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