un flusso ininterrotto di suoni e fruscii e luci e parole incomprensibili e colori sovrapposti ed echi e riverberi e graffi e poi tasti premuti velocemente e schermi disturbati e assenza di atmosfera e interferenze radio ed emozioni intense e vertigine da spazio profondo e antenne e nostalgia e cavi e curiosità perversa e urla spezzate e pareti dure e trasparenti e freddo e sguardi fermi e scariche elettriche e asteroidi impazziti e esplorazioni interstellari e speculazioni temporali e tachimetri e matite infinite con cui scrivere sensazioni in maniera imprecisa e poi il senso di colpa e poi attraversi la fascia di Kuiper
e
tutto
si
rallenta
nel silenzio
a parte una leggera interferenza
che somiglia molto al fruscio di una musicassetta
che all’interno ha tutta la bellezza dell’universo
(10.02.2023)